Conclusa la mostra di Paolo Roversi al Museo d’Arte di Ravenna
Si è conclusa il 6 giugno scorso, al Museo d’Arte di Ravenna, la mostra “Paolo Roversi – Studio Luce” aperta il 10 ottobre 2020, curata da Chiara Bardelli Nonino e realizzata dal Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura e dal MAR.
Il viaggio tra le sue circa 300 fotografie ha fornito al visitatore un’ottima opportunità per conoscere l’opera del fotografo ravennate che dal 1973 lavora nel suo atelier parigino, lo Studio Luce, da cui il titolo della mostra.
L’esposizione, articolata su tre piani, alternava alle prime immagini di moda, foto di amici e collaboratori, still life di sgabelli raccolti per strada e lavori più recenti, dagli scatti per il Calendario Pirelli 2020 a fotografie di moda mai esposte, risultato del lavoro dell’artista per marchi come Comme de Garçon e DIOR e per magazine come Vogue Italia.
Muovendosi tra le immagini fotografiche si entrava in un mondo senza spazio e senza tempo, dove i confini tra realtà e finzione e tra astrattezza e concretezza si confondono fino ad annullarsi. I nudi rappresentano figure statiche, ritratte in pose naturali, in un ambiente spoglio ed essenziale. Ne risulta una bellezza ed una sensualità impalpabili ed estremamente discrete. Nei ritratti, l’effetto delle lunghe esposizioni permette al carattere delle modelle di affiorare e manifestarsi.
In occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante, una sezione della mostra era dedicata ad un confronto con il personaggio di Beatrice della Divina Commedia, che il fotografo ravennate ripensa e rivisita, cercando ed immaginando un nuovo concetto di bellezza, insieme alle sue modelle. E’così che dall’archivio dell’artista sono stati selezionati alcuni scatti che ritraggono Natalia Vodianova, Kate Moss, Naomi Campbell e Rihanna, dive del mondo contemporaneo, muse per la fotografia di Paolo Roversi così come Beatrice per l’opera dantesca. Un elogio della bellezza e della grazia, pure ed evanescenti, di creature misteriose e senza tempo.