La complessità dell’approvvigionamento energetico esplorata in un film

Il regista Enrico Masi

Il regista Enrico Masi

La complessità dell’approvvigionamento energetico esplorata in un film: il futuro del pianeta è una Terra Incognita. Nelle storie contrapposte di una famiglia e di un esperimento atomico, la sfida comune per la sopravvivenza.

Ha richiesto un ampio lavoro di ricerca e sviluppo durato sei anni ed è stato girato tra Francia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Spagna e Italia (in particolare in Piemonte): Terra Incognita è il nuovo film del regista Enrico Masi (Shelter – Addio all’eden; Lepanto – Ultimo cangaceiro; The Golden Temple), scritto con Stefano Migliore, esplora il complesso tema dell’approvvigionamento energetico, non solo in relazione all’energia nucleare, ma anche alla condizione umana in un contesto di sopravvivenza globale, avvalendosi di due storie.

In una remota valle alpina, i sei componenti di una famiglia tedesca vivono in armonia con la natura, senza elettricità e nutrendosi dei frutti della loro terra. Ma hanno un sogno: partire per il Canada, alla ricerca dello spazio utile a fondare una comunità energeticamente autonoma. Parallelamente, al di là delle montagne, a Cadarache nella Francia del Sud, è in corso l’esperimento di ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), simbolo della ricerca energetica e laboratorio internazionale di avanguardia, dove si cerca di riprodurre l’energia del Sole sulla Terra attraverso il processo di fusione atomica. Enormi magneti, creati nelle fucine di anonime fabbriche tra Ortona e Marghera, vengono trasportati su navi cargo al Porto di Marsiglia per essere assemblati nello storico sito nucleare francese.

Il documentario si concentra su due realtà apparentemente opposte che si incontrano nella dimensione antropologica: l’intreccio di forze umane e tecnologiche svela la comune necessità di reperimento di energia, alla quale l’Europa non è più in grado di sopperire. Terra Incognita è quindi il luogo dove le energie creative dell’umanità e quelle sperimentali della scienza si uniscono e guardano al futuro.

Un vasto paesaggio compositivo completa lo sguardo degli autori, con il contributo diegetico dei componenti della famiglia e per la parte nucleare con un lavoro di partitura allargato e condiviso, tra il pianoforte e l’elettronica di Fabrizio Puglisi e la voce di Margareth Kammerer.

Dopo l’anteprima pubblica italiana al Festival dei Popoli di Firenze nel Concorso Internazionale Lungometraggi e all’evento speciale al Modernissimo e nell’ambito di Visioni Italiane della Cineteca di Bologna, Terra Incognita è stato presentato durante la settima edizione del Torino Film Industry, a Torino nel novembre 2024.

Il film (durata 90 minuti)è coprodotto da Caucaso (Italia), Rai Cinema (Italia) e Les Alchimistes (Francia), con il sostegno di Ministero della Cultura, Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, CNC FAIA e Région Sud.

Terra Incognita - Centrale sul fiume

Terra Incognita – Centrale sul fiume

Dopo una gestazione iniziata nel 2018, il film, realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, ha ricevuto il supporto allo sviluppo e alla produzione da Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund e da Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission. In Francia il progetto è stato supportato da CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée e dal fondo cinema della Région Sud, dove il film è parzialmente ambientato. Gli enti coinvolti nelle varie fasi di realizzazione sono CNR Italia, ENEA Italia, CNRS Francia, ITER (sovranazionale), FUSION FOR ENERGY (Europa), Max Planck Institut Germania, Università di Torino, Università di Bologna, Aix-Marseille. Gli archivi coinvolti sono INA Francia, Staatsbibliothek di Berlino (partner), Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea, oltre ai fondi di Max Planck Institut Germania e del Consorzio RFX del CNR di Padova. Nel 2021 il film ha preso parte all’incubatore cinematografico EURODOC e il regista è stato selezionato a Berlinale Talents. Nel 2023 è stato l’unico progetto italiano selezionato da Hot Doc Forum (Toronto) e ha partecipato al prestigioso Cannes Docs. Il film è stato acquisito da BIP TV Francia, ARTE LA LUCARNE (Francia, Svizzera, Belgio, Germania).

Le ambientazioni di Terra Incognita. Il lungometraggio è stato girato in Italia: Piemonte, Emilia-Romagna, Abruzzo, Lazio, Veneto negli impianti ENEA del Brasimone, della Casaccia, di Frascati, del CNR di Padova, della Walter Tosto di Ortona e Chieti, nel porto industriale di Marghera e nelle Alpi Pennine in alto Piemonte. In Francia: nel porto industriale di Fos-sur-Mer a Marsiglia, negli impianti atomici della Valle del Rodano, nell’area della biosfera di Rustrel, all’interno del CNRS laboratorio a bassi rumori di Rustrel, sulla costa settentrionale di Dunkerque. In Germania: all’interno dei laboratori del Max Planck Institut di Garching e Greifswald, sul Baltico e nell’area di Cottbus per le miniere di carbone. In Svizzera sul ghiacciaio del Rodano. In Spagna: a bordo della nave Huelva-Tenerife e nel parco naturale di Tenerife. Negli Stati Uniti in Pennsylvania, Ohio e Zug-island a Detroit, Michigan.


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