Milano: Hotel Stradivari

L’Hotel Stradivari prende il nome dall’omonima strada di Milano in cui si trova, via Antonio Stradivari per l’appunto, una traversa di Corso Buenos Aires, praticamente su Piazza Argentina, a poche centinaia di metri da Piazzale Loreto.

Una sorpresa è l’ingresso.

L’albergo occupa infatti un piano di un edificio in cui sono presenti altre attività commerciali e, forse (e ribadisco, forse) qualche abitazione privata. Di fatto sembra l’ingresso di un normale condominio.

Per accedere occorre digitare un apposito codice indicato sul campanello, salire qualche gradino, superare la portineria (del condominio o del centro uffici non dell’hotel) e prendere uno dei due ascensori che si trovano sulla destra e che, finalmente, portano all’albergo vero e proprio.

L’ingresso è il punto debole dell’hotel Stradivari. La presenza di una rampa carrabile a fianco della scala pedonale (separata da una semplice ringhiera), la guardiola non presidiata (probabilmente a causa dell’orario), l’atrio un po’ datato e la scarsa illuminazione danno all’ambiente nella sua totalità un’aria se non tetra quantomeno poco invitante e seducente.

Superato però questo primo impatto non favorevole – peraltro non del tutto ininfluente – all’uscita degli ascensori, al secondo piano (l’unico livello su cui si sviluppa l’hotel), varcando una porta scorrevole automatica, ci si trova di fronte al banco ricevimento.

La hall è piuttosto piccola e la reception ne condivide lo spazio con l’angolo bar, la sala colazioni, un distributore automatico di bevande e un piccolo salottino. A destra e a sinistra dell’ingresso si trovano i due corridoi che portano alle camere da letto.

Le operazioni di check-in vengono svolte in maniera professionale da un solo addetto (la reception sarà sempre occupata da un’unica persona), che non lesina istruzioni sugli orari esatti del check-out e della colazione e sull’utilizzo della rete Wi-Fi, istruzioni peraltro scritte anche su diversi cartelli affissi sia nelle zone comuni che nella stanza da letto, quasi a monito del fatto che non è praticamente prevista alcuna deroga (come, effettivamente, sarà di seguito dimostrato).

Rispetto alla hall, la camera da letto risulta decisamente spaziosa: un corridoio, su cui affaccia il bagno e che termina di fronte alla parete finestrata, introduce alla zona dove è stato posizionato il letto.

Il televisore, sulla parete di fronte, è stato montato su di un pannello dello stesso materiale di cui sono fatti la testiera del letto, i comodini, la scrivania e l’armadio a vista. Il frigobar è sì presente, ma completamente vuoto. Gli unici due complementi d’arredo sono il bed runner e il cuscino sul letto, dello stesso tessuto di colore bordeaux della tenda della finestra. La sedia della scrivania e una poltroncina completano la camera.

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Anche nel bagno non manca nulla di quello che serve, ma tutto è essenziale: doccia spaziosa e set di cortesia appropriato.

La colazione prevede un buffet sia dolce che salato, tuttavia piuttosto scarso in entrambi i casi. Vero è che il servizio termina alle 10.30 e arrivando alle 10.00, ci si deve accontentare di quanto è rimasto.

Tutto sommato l’Hotel Stradivari è un albergo senza infamia e senza lode: non presenta difetti palesi, ma non ha nemmeno qualità degne di nota; è funzionale e pulito, ma non si respira un’atmosfera calda o accogliente. Probabilmente può rappresentare una soluzione valida per un soggiorno di lavoro per il quale la sua posizione risulti essere davvero strategica.

Hotel Stradivari – Via Antonio Stradivari 4 – Milano

Ultima visita: luglio 2022